Momento momento momento momento momento… i post di omgtard vi sembrano davvero divertenti? Cioè vi divertite per delle foto di obesi combinate a frasi senza senso? Bene, allora è il vostro momento! Ecco a voi un breve tutorial su come creare un articolo stile omgtard!
1. Andare su Google, digitare nella casella di ricerca “obeso” e schiacciare il pulsante Invio (non badate ai suggerimenti visualizzati sotto la barra, come "obeso mangia una fiat 500" oppure "obeso inciampa e schiaccia un hummer").
2. Nella barra in alto selezionare Immagini; se vi state connettendo alla homepage iraniana, selezionare چاي خانه
3. Scegliere un’immagine a caso, possibilmente di un obeso, visto che l’algoritmo di Google è talmente avanzato che metà delle immagini sono carriole.
4. E adesso la parte testuale; prendete il vocabolario “Le mie prime 100 parole”, apritelo a random e digitate sulla tastiera una delle parole presenti.
5. Comprare un economico saggio sull’osteoporosi congenita falciforme (uno a buon mercato lo potete trovare anche ad 80€, un affarone) e ripetere l’operazione del punto precedente.
6. Ripetere ogni volta con testi diversi, come manuali sulla liposuzione, ricettari pieni di ricette, libri per ciechi, musicassette per sordi, autobiografie di Francesco Grazia, porno per ebrei, cd vergini, rituali di messe nere, libri delle barzellette di Totti e Gattuso, testi di canzoni strumentali, bomboloni con la ricotta e preservativi per impotenti (visto? La tecnica è fare susseguire parole su parole senza un filo logico, tanto la maggior parte dei lettori avrà già perso il filo alla prima riga). Per dare un'aria più seria e professionale consiglio di usare il comic sans come font. Anche una voce casuale su nonciclopedia contribuisce a valorizzare il vostro lavoro
7. Se volete arricchire il tutto con qualche video, andare su uno dei seguenti siti di video sharing: youtube, youporn, idiotube, masotube, youscem e digitare nella casella di ricerca “idiota che si fa male” o “griffin”. Non vi basta che selezionare il codice da incorporare nel blog (naturalmente, prima è necessario impostare la risoluzione del video ad almeno 640x505, in modo da incasinare il layout
8. Adesso manca solo il tocco finale, ovvero il titolo, che io metto quasi sempre alla fine (non alla fine del testo, alla fine quando ho finito di scrivere); in linea teorica dovrebbe riassumere i concetti chiave dello scritto, ma potete anche ignorare questa barbosa e limitante regola, scrivendo quello che più vi aggrada (come in questo post).
9. A questo punto vi starete chiedendo: “Ma è così semplice fare un post idiota? Perché non apro un blog copiando contenuti da altri siti?” Eh no cari, la parte più difficile è ricordarsi di premere il tasto pubblica prima di chiudere la finestra del browser; così i 5 minuti originari di tempo spesi per fare il vostro primo articolo, diventeranno almeno 20, 30 se usate firefox che è lento ad aprirsi, 40 se usate IE e il computer di Cesco mentre state facendo girare Crysis con settaggio medi (nell'immagine, una schermata presa dal suddetto pc, dove i primi 50 pixel del sito sono visualizzati solo perché lo schermo è da 50 pollici).
10. Giusto! Dovete anche entrare con il vostro account, ma per farlo sarete prima costretti a decifrare il captcha ( quelle scritte distorte e in cinese usate per non permettere ai bot di entrare e cercare inutilmente di limitare lo spam), che ultimamente si sono “evoluti”, rendendo impossibile entrare.
11. Superato anche l'ultimo scoglio, finalmente potrete godervi gli applausi e i commenti ammirati del pubblico, almeno fino a quando un altro articolo non verrà pubblicato, mandando il vostro nel dimenticatoio.
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